TUTTO INIZIO' 20 anni fa-visioni ed esperimenti-Rionero in Vulture 6-7 settembre scuderie di Palazzo Fortunato

Il disegno è un continuo indagare e sperimentare, può essere immediato oppure lento e meditato.
E’ così che vanno “letti”x i miei disegni, che sono spesso espressioni a se stanti e non elementi di preparazione per successivi dipinti.
Sul finire degli anni ottanta l’uso di taccuini e blocchi da schizzo diventano strumenti che uso durante i viaggi che mi conducono dal paese d’origine a Napoli ove studiavo oppure durante brevi viaggi per l’Italia oppure in vacanze in Calabria.

E’ un viaggio anomalo nel tempo e nello spazio fra carta e connessioni per tentare di costruire un viaggio /racconto che abbia un senso attraverso luoghi e non luoghi.

Un racconto che inizia con il disegno e si innesta con il colore attraversa l’elettronica e la fotografia digitale giunge ai social network su internet. L’anomalia è come essere un turista che ha voglia di scoprire l’anima delle cose nel mentre attraversi luoghi ed eventi…ma ciò che riesci a fare è solo fissare un immagine/ un frammento di ciò che hai percepito.

Ciò che resta di esperimenti e voli è un breve schizzo racchiuso un piccolo taccuino di viaggio.

Ci sono motivi che ricorrono in quegli schizzi ove edifici ( o pezzi di essi ) e persone popolano i fogli bianchi.

L’apprendimento delle arti diventa per me un processo da “autodidatta” e quindi sperimentale, avviene attraverso la lettura delle riviste specializzate, la visita di mostre e musei e lo sperimentare dei modi e delle tecniche delle arti visive e poi audio-visive. E’ per questo che il titolo di quest’istallazione è VISIONI ed ESPERIMENTI, ed è legato al finire degli anni ’80 quando mi ritrovai ad usare le handycam e provare a passare al fantastico modo ove forme-colori-immagini dinamiche e suoni sono condensate in un tuttuno. Da quei momenti comincia anche il declino del disegno come unico strumento utilizzato e quindi la fotografia ed il video diventano strumenti più immediati e consoni a recare tracce di testimonianze di passaggi e “viaggi”. C’è poi il significativo uso del nick name bernynavigator a voler sottolineare una sorta di racconto e di temporaneità, una volontà di mobilità.

Successivamente durante gli anni caratterizzati dal passaggio Italia-Inghilterra-Italia a cavallo della fine del millennio, ho ampliato il campo di indagine alle città ed al territorio attraverso la conoscenza diretta di nuovi luoghi e persone.

Nasce l’elaborazione concettuale di una striscia di territorio metropolitano detto “Bernynavigator world” realizzato su carta e di un reportage fotografico ad esso connesso.

Un installazione dal carattere provocatorio presentata alla Festa di Liberazione a PSG nel 2004, dal titolo “L’Ufficio” voleva far riflettere sul fenomeno MAFIOSO, che stà cominciando a divenire preoccupante anche in Basilicata, si sono prodotti dei gadget quali magliette, adesivi etc. da indossare con disinvoltura quando si esce per le strade.
Basta leggere il testo di Don Marcello Cozzi :QUANDO LA MAFIA NON ESISTE per avere un idea di ciò che è successo nella regione più volte identificata come “ISOLA FELICE” oppure leggere il best-seller GOMORRA di Roberto Saviano che traccia un profilo impressionante sui fenomeni malavitosi del casertano ed in alcuni passi cita la Basilicata.

Si giunge così alla fase attuale ove l’impegno maggiore è concentrato sulla pratica più propriamente tecnica legata alla professione di architetto e sulla volontà di affermarsi in tale ambito.

Commenti

Post più popolari