Geomappe- Quadrilatero appulo-lucano
Geomappe- Quadrilatero appulo-lucano
Si tratta di mettere insieme geomappe e cartografie,
racconti di viaggio ed illustrazioni , come una sorta di mosaico che ”
ri_aggrega “ elementi temporaneamente “dis_gregati”. I Paesaggi ed i silenzi, le storie e le micro_storie. E’ una ricerca che continua ciò che è stato fatto con
“Emotional Landscape” e “Bernynavigator World”
Un desiderio di conoscenza che spinge ad osservare con senso
umorale anche le più piccole cose che caratterizzano un paesaggio.
I luoghi sono
stati raggiunti attraverso itinerari affatto scontati, in cui vi è cielo e
terra e quando il partire non significava affatto saper bene dove andare, anzi
il peregrinare senza meta, per luoghi sconosciuti, conteneva in sè un senso di inquietudine. Il tempo in cui si
anelava a cercare qualcosa di “speciale”e quel “qualcosa” poteva anche essere un
segnale stradale arrugginito che conferiva a quel punto geografico ed al
paesaggio circostante un fascino particolare, poteva essere un campo, un
vialetto, un casale abbandonato, i resti di un antico rudere Medioevale.
L’abitare ed il vivere coincidevano con pezzi di itinerari,
strade e case, città e campagna, luoghi in via di estinzione...
L’operazione consiste nel Georeferenziare dei percorsi ellittici attraverso delle
illustrazioni che dispiegano rotte inconsuete per il viandante moderno.
In questi tempi che si fanno festival della ruralità che si
ipotizza di ri_percorrere la Via Francigena e la Via Appia le geomappe
forniscono delle indicazioni aperte ma anche puntali di un passato
attualizzato. Andare oggi per tratturi può
diventare un “esperienza deludente”perché
le loro tracce sul territorio sono ormai definitivamente compromesse. Al
di là dei propositi normativo /legislativi che tentano di tutelare quel poco
che resta. Per non parlare delle Locazioni , le enormi aree in cui era
suddiviso il territorio della Regia Dogana delle Pecore,la Capitanata di un
tempo che oggi comprende parte del nord barese e del nord est della Provincia
di Potenza.
Cio’ che in
urbanistica viene definito come periurbano e che si permea costantemente
spostando il limite sempre oltre lo stesso . Quella campagna che nei dintorni
delle città costiere del nord barese diventa un mix di capannoni industriali
luogo per piccole discariche abusive e in talune strade luoghi di convivenza
fra chi usa il territorio a fini agricoli per pochi mesi all’anno e chi usa lo
stesso per fini di prostituzione per tutto l’anno.
Ciò che non è Geomappa :urbanistica effimera, utopia,
architettura effimera. Tutte di
gran moda oggi. Geomappa non illude perché non propone ricette o soluzioni
inesistenti.
Wenders nel suo “Cielo sopra Berlino” faceva formulare dei
pensieri acutissimi all’angelo protagonista del film sulle logiche espressive
del bambino rispetto allo spazio ed al tempo:
io sono qui o sono lì? E perché sono qui e non lì?....
Bernardo Bruno
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